lunedì 1 giugno 2015

Antonio Mastrapasqua: la sentenza della Consulta in merito al rimborso delle pensioni

Il 6 Maggio 2015 la Consulta ha emesso una sentenza, già introdotta in Gazzetta Ufficiale, relativa ai rimborsi delle pensioni in seguito al blocco delle indicizzazioni attuato nel 2012 con il Decreto Salva Italia promosso dal Premier Monti e dal Ministro del Lavoro Fornero. La sentenza permetterà una rivalutazione per tutti quegli assegni pensionistici con un valore di tre volte superiore al minimo, 1443 Euro lordi, e che coinvolgeranno circa 6 milioni di persone secondo quanto emerso dai dati rilasciati dall'Istat riferiti al 2013.
Secondo i calcoli effettuati dall'Unione Italiana del Lavoro - UIL, per le pensioni comprese tra i 1.500 e i 2.500 Euro si dovrebbe ottenere un aumento mensile compreso tra gli 85 e i 135 Euro, anche se per conoscere gli importi effettivi sarà necessario attendere che siano adeguatamente stabiliti i criteri tenendo conto di diversi fattori, come ad esempio l'aumento dell'inflazione. Al momento è stato valutato che ad esempio, su una pensione da 1500 Euro sarà possibile ottenere un rimborso pari a circa 2.540 Euro, anche se è probabile l'introduzione di fasce di adeguamento e una notevole riduzione per pensioni al di sopra dei 3.000 Euro. Attualmente le pensioni sono aggiornate con un decalage del 100% delle pensioni al di sotto dei 1.500 Euro sino ad arrivare al 45% per quelle al di sopra dei 3.000 Euro. La Corte Costituzionale ha inoltre chiarito che non sarà necessario presentare alcun tipo di richiesta per ottenere i rimborsi, ma saranno erogati in automatico dall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale a tutti gli aventi diritto una volta che il Governo avrà deciso come procedere, le quote esatte ed i tempi di erogazione.