Al termine dell’incontro avvenuto tra il Ministro
dell’Economia italiano Pier Carlo Padoan e il Vicepresidente della Commissione
dell’Unione Europea Valdis Dombrovskis, la Commissione stessa si è dichiarata
pronta a diminuire i vincoli di austerità attualmente presenti, a patto che
siano rispettati gli obiettivi di risanamento economico prospettati in
precedenza, oltre a essersi dichiarata pronta a concedere un margine di deficit
per il 2016.
Tra gli interventi principali rilevati dall’Ue per il nostro
Paese è stata indicata la necessità di una riduzione della spesa, fondamentale
per frenare la crescita del deficit, e il proseguimento delle manovre per gli
aggiustamenti di bilancio. Per quanto riguarda il Documento di Economia e
Finanza – Def, Valdis Dombrovskis ha dichiarato che la Commissione è ancora in
fase di valutazione ma che entro un mese verranno forniti maggiori dettagli,
anche se per il momento sembra che i dati relativi al target di crescita
contenuti al suo interno per il 2015-2016 saranno ampiamente rispettati. Fiducioso
anche il Ministro dell’Economia italiano, il quale ha sostenuto che il Def si
sta muovendo nella direzione indicata dall’Unione Europea, che la crescita è in
continuo aumento e che presto sarà possibile uscire dalla lunga crisi che ha
colpito il nostro Paese.
I dati rilasciati da Istat e Confidustria però sembrano
smentire queste attese: la produzione industriale infatti ha fatto segnare una
crescita dello 0,6% rispetto al mese precedente ma, se paragonata allo stesso
periodo del 2014, è diminuita dello 0,2%; anche per il mese di Marzo è stata
prevista una crescita minima, pari allo 0,1%, che dovrebbe mantenersi costante
per tutto il primo trimestre, toccando un tetto massimo dello 0,2% rispetto
agli ultimi mesi del 2014. Infine, secondo quanto contenuto nel Def, tra il
2015 e il 2019 le entrate tributarie dello Stato raggiungeranno gli 881
miliardi di Euro, con un aumento del 13% dei contributi versati dai cittadini,
con una pressione fiscale che raggiungerà la quota del 44%.